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28 marzo 2011

Miracolo A Palermo. Il Video

Tutti noi abbiamo notizie di finti invalidi che percepiscono somme erogate dallo stato italiano sotto forma di pensioni di invalidità. A volte capita di persone che hanno tutto il diritto di prendere queste somme perché effettivamente bisognose, a volte però ci sono i soliti furbi che eludendo ogni forma di civile convivenza, norma e legge dello Stato fanno carte false per ingannare la legge, i soliti pagatori di tasse onesti e in fin dei conti loro stessi.
Non penso sia un fatto increscioso solo italiano, ma certo è che in Italia questo è un fenomeno notevole ed anche imbarazzante agli occhi degli altri paesi europei. Mesi fa c'era stato il caso dei finti ciechi napoletani che si mettevano tranquillamente alla guida di veicoli e con in tasca un certificato che attestava la loro cecità.
Ora su YOUTUBE gira un video di un tifoso della squdra del Palermo Calcio che miracolosamente si alza dalla propria sedia a rotelle e in piedi conversa indisturbato con un suo amico anche egli seduto su una sedia per invalidi agli arti inferori. Sarebbe opportuno per evitare tutto questo che ci fossero più controlli da parte degli enti preposti a tali scopi e magari un po' più di senso civico da parte di quelle persone che truffano lo stato e noi tutti.
E' una cosa inaudita, certamente, ma sono da notare i commenti delle persone sugli spalti che in tipico dialetto palermitano apostrofano a sua insaputa il malcapitato Miracolato di turno. Sarebbe da ridere se non fosse un vera piaga sociale.

Finta Terremotata De L' Aquila Loda Il Governo A Forum. E' Bufera ( Video )

Terremoto mediatico sulla trasmissione di Rita Dalla Chiesa, Forum, in onda su Canale 5 e Rete 4. Una signora di cinquanta anni, dopo avere ricevuto i soliti tre cento euro ( come quasi tutti i figuranti che partecipano alla trasmissione), ha lodato l'operato del Governo per la ricostruzione dopo il terremoto del 6 aprile 2009 in Abbruzzo.
Secondo la signora, la città de L'Aquila è stata ricostruita totalmente e chi si lamenta lo fa solo per mangiare e dormire gratis. Ognuno degli abitanti della città abbruzzese ha una casa con il giardino, il proprio garage e chi aveva una attività, la sta riaprendo piano piano.
Evidentemente non la pensa così l'assessore alla cultura del capoluogo abbruzzese che in una nota ed in diversi siti on line della sua regione ha fatto sapere già venerdi scorso ( giorno della messa in onda della puntata incriminata) di essere contraria alle affermazioni della signora che ha solo recitato una parte sotto previo compenso e lodendo il Governo nazionale su una ricostruzione tutt'altro che conclusa rimarcando che l'episodio è grave perché sembra quasi uno spot a favore della maggioranza.
Infatti la signora, non aquilana tra l'altro, era lì per discutere davanti alle telecamere ed al giudice del suo divorzio dal marito ma si è lasciata andare su affermazioni ( forse ingenuamente) un pò faziose. Ecco allora che scatta la bufera sul programma e anche la conduttrice storica della trasmissione ha risposto seccata alle contro affermazioni dell'assessore aquilano, dicendo di essere stata sempre equidistante dal punto di vista politico.


COME AL SOLITO MEDIASET BLOCCA IL VIDEO, NON QUELLO DELLA RISPOSTA DELLA DALLA CHIESA. A ME SEMBRA CENSURA, O NO?



Questo il video di risposta della Dalla Chiesa


Rita deve comunque sapere che le parole della signora sono scritte su un copione redatto da funzionari Mediaset




le video scuse della signora  ASSOLUTISSIMAMENTE


Accontentiamoci di questo

26 marzo 2011

500 Mila Euro Di Risarcimento Per 15 Precari Genovesi


Grazie ad una vertenza sindacale, tra l' altro gratuita e senza costi per gli assistiti, della Uil Scuola di Genova, quindici lavoratori precari dipendenti dal Ministero del'Istruzione dell'Università e della Ricerca retto dal ministro Maria Stella Gelmini, potranno accedere ad un risarcimento in denaro stabilito con una sentenza del giudice del lavoro del capoluogo della lanterna.
Ad ognuno dei lavoratori verranno riconosciuti circa trenta mila euro come risarcimento danni calcolati tenendo conto di quindici mensilità, la ricostruzione di carriera, ovvero gli stessi diritti economici del personale di ruolo, l' illegittimità dei contratti a termine a cui sono stati costretti i lavoratori precari.
Il ministero dovrà quindi sborsare circa 500 mila euro in totale, oltre che pagare le spese del processo, e grazie alla segreteria regionale della Uil Scuola che con questa azione ha praticamente aperto un precedente al quale tutti i lavoratori precari della scuola e dell'università potranno appellarvisi ottenendo un risarcimento legittimo.
E' probabile, comunque, che a causa di questa sentenza il Ministero preferirà non ricorrere ai giudici del lavoro perché decisamente molto costoso e procederà al pagamento di quando dovuto per tutti coloro che ne hanno diritto considerando anche che nalla sola Liguria fino ora sono circa 450 le persone che hanno presentato ricorso e che tale numero è destinato ad aumentare coinvolgendo le altre regioni italiane. Certo sarebbe meglio stabilizzare i lavoratori, ma questa è già una bella conquista sindacale.

20 marzo 2011

La Libia Come L' Iraq: Immagini Di Guerra Già Viste, Risultato Diverso?

Arrivano le prime immagini di guerra dal nostro mare, il Mediterraneo. A guardarle sembra si sia ritornati nel lontano biennio 1990/91, biennio in cui gli Stati Uniti e i cosiddetti alleati attaccarono l'Iraq di Saddam Hussein. In quella occasione, cosi come ( anche se con qualche differenza) nella seconda avanzata alleata contro il Raiss del Golfo Persico nel 2003, si sono visti missili, bombardamenti e distruzione.
Tutti noi ricordiamo le prime immagini dei missili che cadevano su Baghdad e le azioni della contraerea di Saddam che illuminavano il cielo notturno della capitale irachena, con scie di fuoco e fiamme dovute ad esplosioni in lontananza che producevano bagliori spettrali.
Adesso si ricrea la stessa condizione; non discuto sulla necessità o meno dell'attacco alla Libia del dittatore Gheddaffi e a questo punto ex amico dell'Italia, ma mi viene un colpo al cuore pensare che il teatro di guerra sia cosi pericolosamente vicino alle nostre coste. L'Italia, con la Sicilia, dista poche miglia marine dalla Libia e pensare che con un gesto di pazzia del colonello nord africano vengano attaccate le nostre terre mi fa venire la pelle d'oca.
Ora si dichiara guerra, certo tramite risoluzione ONU ( a volte rifarsi all'ONU sembra quasi una scusa o una giustificazione), alla Libia ma fino qualche settimana fa, con la stessa Libia si stringevano accordi commerciali ed economici, si pensi al petrolio, e qualche mese fa l'Italia le ha "donato" milioni di euro come risarcimento al periodo coloniale trattando il dittatore in visita in Italia come uno statista di livello internazionale. Dulcis in fundo, si fa persino il baciamano al Raiss di Tripoli che ora ci accusa di tradimento e che ci vede come possibili bersagli in un attacco contro l'occidente; sperando che questo attacco non avvenga o che se dovesse proprio avvenire, non provochi danni come capitò sulla stessa Lampedusa anni orsono.
Io dico, ma pensarci prima? Per anni il colonnello è stato al potere senza che nessuno lo smuovesse dal suo trono occupato illegittimamente, ora si approfitta nelle insurrezioni del popolo ( non solo libico), per rendersi conto che quell'uomo su quel trono non doveva starci. E diciamo pure che è convenuto a tutti quei paesi che dipendono dal petrolio, in primis al nostro, tenerlo lì, paesi che sono guidati, più o meno direttamente, dalle grandi compagnie petrolifere.

19 marzo 2011

Al via il nuovo suffisso .xxx per i siti porno

Da decenni siamo inondati, per cosi dire, da vari suffissi e domini più o meno conosciuti. Se si fa un giro su qualsiasi sito che tratta di contenuti del genere ci accorgiamo di quanti ce ne siano, a cominciare giustamente dal nostro italianissimo .it.

Ma ne abbiamo di tutti i tipi; si va dal .com, per le attività commerciali, al .org, per gli istituti ed enti vari. Poi abbiamo anche il .eu, che raggruppa tutti i siti della Unione Europea e anche il .net. Ancora, ci sono quelli che appartengono ad ognuno delle nazioni del mondo, come .de, .fr, ecc. ecc..

Adesso arriverà anche quello che riguarderà i siti porno che saranno di conseguenza più riconoscibili. Infatti, l'ente che che autorizza e regolamenta i nomi di dominio internet, lo ICANN, ha autorizzato la creazione di siti internet con il suffisso appropriato, ovvero .xxx che aveva bocciato cinque anni fa durante una precedente riunione dello stesso ente. Il consiglio di amministrazione ha dunque ratificato la richiesta che sarà operativa fra qualche mese.

Dunque avremo un avvertimento in più per salvaguardare  i nostri bambini da siti pericolosi che trattano di materie, video e foto porno, bambini che ormai navigano su internet come, e forse più, di noi adulti.


17 marzo 2011

I politici alle Iene per l'Unità d'Italia. Il video.

purtroppo "Merdaset" ha bloccato il video

Senza parole.....


fantastico l'ultimo "onorevole"

12 marzo 2011

Ad aprile il BUNGA BUNGA show

La fantasia italiana non ha limiti. Certo a volte si prende spunto per le nostre idee, da fatti o vicende che riguardano le persone e che accadono realmente. Come nel caso del nuovo programma televisivo che partirà ad aprile 2011 e che per l'appunto, prende spunto, dalle vicende giudiziarie e gossipare che vedono protagonisti il Premier, ragazze più o meno oneste ed alcuni personaggi della politica, del giornalismo e delle agenzie di spettacolo.

Il programma, che andra’ in onda su un circuito di emittenti regionali come Supernova, Europa tv, Gari Tv, Canalezero, Teletuscolo e Extra tv, prende come copia trasmissioni storiche del cabaret televisivo come l'indimenticabile "Indietro Tutta" o "Drive In".

I comici che si alterneranno sul palco del "Bunga Bunga Show" prenderanno suggerimenti dal mondo esterno in particolar modo come giusto che sia dalle vicende soprascritte ma senza colpire direttamente le persone direttamente coinvolte.

Non solo ci sarà da sbellicarsi dal ridere anche perché si prenderanno in giro i vari protagonisti dei Reality nazionali, personaggi della TV venuti alla ribalta da questi nuovi trampolini di lancio ma senza sostanza ( quasi tutti). Insomma un nuovo programma dal titolo più che attuale che avrà il solo scopo di far sorridere, prendere in giro la realtà di oggi , i suoi “personaggi” e i media che evidentemente un po' a torto un po' a ragione si accaniscono su questi fatti, tralasciando di informare sui veri problemi del nostro paese.

11 marzo 2011

Sconosciuti tentano di cambiare la data di nascita di Ruby

Hanno tentato di corrompere una funzionaria dell' anagrafe del comune marocchino dove nel 1992 è nata Ruby coinvolta come tutti sappiamo nel affare "rubygate". A scriverlo, questa mattina, è il quotidiano "Il Fatto" che dopo un sopralluogo nel piccolo comune del Marocco e dopo avere parlato con la funzionaria dell'ufficio anagrafe ha spiatellato tutto in prima pagina.

Due signori di nazionalità italiana, per la precisione milanesi, si sono recati nel mese di febbraio in Marocco e dopo avere contattato le autorità comunali hanno chiesto di poter visionare i documenti anagrafici della ragazza che in questi mesi sta tenendo banco su tutti i mass media non solo italiani ma anche del mondo intero.

Dopo avere dato una occhiata ai dati, hanno chiesto alla impiegata di cambiare la data dell'anno di nascita di Ruby, che ricordiamo è nata nel 1992 il primo di novembre e quindi minorenne all'atto dell'inchiesta che la vede coinvolta assieme al Premier italiano, ma l'impiegata si è giustamente rifiutata per non incappare in qualche guaio.

Cosa ancora più sconvolgente, ha detto la signora, è che le hanno offerto dei soldi ( ed anche parecchi) per farlo, ma lei si è rifiutata di accontentare i due signori che volevano farle inserire il 1990 al posto del 1992 per evitare di far risultare minorenne la ragazza ai tempi delle feste di Arcore. Ricordiamo che la fonte di questo articolo è "Il Fatto", quotidiano diretto da Antonio Padellaro.

7 marzo 2011

Condominio, in arrivo una nuova legge.

Vivere in armonia in un condominio e al di là di una qualsivoglia legge è importante per garantirsi una vita sociale e condominiale tranquilla senza interminabili assemblee e liti. Esiste un "galateo" non scritto che tutti dobbiamo rispettare: non fare rumori nelle ore notturne e pomeridiane, pulire le parti comuni dove i nostri amici animali hanno sporcato, scuse immediate e riparazioni tempestive nel caso in cui i nostri elettrodomestici causino allagamenti.

Ma a volte tutto questo non è possibile per svariati motivi; noi esseri umani facciamo di tutto per complicarci la vita. A questo punto, quindi, ci viene in aiuto la legge con le sue regole da rispettare. Esiste già una regolamentazione in fatto di condominio, ma dalla fine del 2011 ne entrerà in vigore una nuova, che avranno a disposizione sia i condomini sia gli amministratori.

Adesso la proposta di legge è in discussione in Parlamento, ma diamo alcuni dettagli che potranno risultare utili nel prossimo futuro. La predetta legge sarà più aspra contro le "antenne libere" per la ricezione dei canali TV, sia terrestri sia satellitari; se per quelli sat, ognuno di noi potrà installare sul proprio balcone la parabola ( sempre che non ci siano vincoli comunali), per le antenne terrestri da collocare sul tetto bisognerà una delibera dell'assemblea e non si potranno più mettere antenne in modo disordinato.

Per i pagamenti delle rate delle spese condominiali, non si potrà eccedere il tempo massimo di 4 mesi, pena un decreto ingiuntivo dell'amministratore che con questo atto vi chiederà di pagare; se i soldi tardano ancora ad arrivare vi potrà vietare di usare le parti comuni del condominio.

Ci saranno, comunque, maggiori garanzie anche per i condomini; gli amministratori dovranno essere iscritti alla camera di commercio della propria provincia per poter esercitare e stipulare una assicurazione che tuteli i condomini da eventuali loro mancanze o appropriazioni di denaro ( succede anche questo), ma cosa più importante, se da una delibera condominiale viene programmato un lavoro, esso dovrà essere effettuato entro trenta giorni, se ciò non accade si può diffidare l'amministratore. 

Un altro punto dolente che sta a cuore a molti, è quello del riscaldamento; con la nuova legge in discussione, ci si potrà staccare dall'impianto di riscaldamento centralizzato e realizzare un'allacciamento autonomo senza però recare danni a quello del condominio. In ogni caso occorre buon senso e cercare di risolvere le controversie in tranquillità e poi stare attenti non solo ai nostri vicini ma anche, e io direi soprattutto, agli amministratori. Per tutte le informazioni del caso ci si può rivolgere, oltre che al sito dell'associazione degli amministratori di condominio www.anaci.it anche alle associazioni che difendono e tutelano i condomini, come la UIL Uniat e il Sunia della Cgil.

5 marzo 2011

La Rai censura il trailer del film su Silvio Berlusconi

Uscirà nelle sale cinematografiche il venti cinque marzo il nuovo film, "Silvio forever",  che narra le vicende della vita di Silvio Berlusconi; una specie di biografia non autorizzata scritta da due famosi giornalisti del Corriere della Sera, Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo. La Rai, tramite i suoi legali, ha fatto sapere che non ha nessuna intenzione di  mandare in onda lo spot del film, nonostante i produttori della pellicola la paghino per farlo come è giusto che sia.

Ufficialmente nella nota dell' ufficio legale della azienda televisiva di stato c'è scritto che per evitare azioni di risarcimento da parte di terzi per potenziale offesa di persone defunte. In effetti, nel trailer c'è la mamma del premier che parla del figlio e che dichiara, alla fine dei pochi secondi di trailer, che suo figlio non verrà mai fotografato con altre donne.

E' evidente che il motivo della censura del trailer è un altro; si, in effetti una persona ormai morta che parla come se fosse ancora viva, potrebbe urtare l' opinione dei parenti e del pubblico in generale, ma io vedo altri motivi in lontananza, primo fra tutti, le vicissitudini erotico - giudiziarie del Primo Ministro che lo vedono coinvolto da parecchi mesi a questa parte sui giornali in primis e meno nelle aule di giustizia, e poi forse a qualcuno urterebbero più le parole della povera signora Berlusconi e non la sua presenza nel trailer.

A supportare questo mio pensiero il fatto che la Rai si rifiutò già una volta di mandare in onda un trailer di un altro film che parlava di Berlusconi, ovvero Videocracy su e con Fabrizio Corona, e qui non c'era nessuna parente morta! Comunque a giudicare saranno di sicuro gli spettatori con la loro massiccia presenza o meno nei cinema.

17 Marzo, i lavoratori si pagano la festa

Comprendiamo l'importanza dell' istituzione della festa nazionale in occasione dell'anniversario, il 150°, dell' Unità d'Italia; è una cosa giusta e che ci rende tutti ( a parte qualche esponente provocatorio della Lega Nord) orgogliosi e fieri di essere, nonostante tutti i problemi di questi ultimi mesi, figli di una grande nazione. E' sicuramente giusto festeggiare l'avvenimento con eventi, celebrazioni e quant'altro, che si terranno in tutte le città d'Italia e che coinvolgeranno scuole, enti e cittadini di tutte le età.

Si capisce meno, invece, il fatto che dopo l'istituzione di una festa nazionale con un decreto del Governo urgentissimo e su suggerimento del Presidente della Repubblica ( che ha voluto fortemente questa giornata di festa ma ha dovuto piegarsi ai voleri della grande industria, leggasi Emma Marcegaglia e Confindustria che hanno chiesto ed ottenuto nessun aggravio in più per le loro casse) e che come festa è equiparata alle altre già esistenti nel nostro paese ai sensi della Legge n° 260/1949, i lavoratori, sia pubblici sia privati,  devono su imposizione delle ore dal loro monte ore.

In pratica il decreto appena varato dal Governo ha "calendarizzato" un festa imponendocela e facendoci prendere, per non gravare sulle aziende e sugli enti pubblici, otto ore da una delle ex festività ed è come se lo stato ci dicesse ( e ci dice in verità) dei 4 giorni di riposo compensativo - o di riduzione oraria - , tre potete farveli quando volete, ma uno, per quest’anno, è fissato per legge nel 17 marzo.

La festa dell' Unità d'Italia si vuole e si deve fare per tanti motivi, ma non capisco perché in ogni caso e sempre ci debbano rimettere sempre i lavoratori ed i più deboli; so che 8 ore di permesso in un anno sono poca cosa ma perché la festa del 17 marzo non deve essere trattata come tutte le altre? 

E se qualche lavoratore non avesse ore a disposizione, cosa fa, va in negativo e quindi uno busta paga per via di ore mancanti più leggera oppure se avesse bisogno di ore per motivi personali non potrebbe chiederle perché non ne ha; oppure esiste, ancora, la mutua. Chi vuol capire, capisca.