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14 gennaio 2011

Dahlia tv in chiusura a rischio 200 posti di lavoro.

Ammonterebbero a circa due cento i posti di lavoro che andranno persi a causa della chiusura della piattaforma televisiva operante nel digitale terrestre italiano Dahlia TV; questo è quello che affermano i sindacati di categoria. La TV a pagamento svedese ( la proprietà è di una società chiamata AirPlus che ha la sede in Svezia) naviga ormai da tempo in cattive acque e si è deciso di chiudere i battenti per mancanza di profitti; per la verità un po' di colpa sembra averla anche il sistema di attribuzione dei diritti di serie A che ha favorito Mediaset.

Ad essere penalizzati, oltre naturalmente i lavoratori, anche quelle ( a dir la verità poche) persone che avevano sottoscritto un' abbonamento Pay per seguire le proprie squadre di calcio di cui la Tv detiene i diritti. Le otto squadre sono: Cagliari, Catania, Cesena, Chievo, Lecce, Parma, Sampdoria e Udinese. Ma non solo calcio trasmette Dahlia, anche altri sport che non trovano spazio in altre emittenti, come la vela e sport estremi.

La TV ex Telecom Italia è stata una delle prime ad avere sdoganato anche sul digitale terrestre film a luci rosse e contenuti per un solo pubblico adulto. Per tornare al discorso calcistico è probabile che le otto squadre targate Dahlia  accederanno automaticamente sulle frequenze di Mediaset Premium e cosi anche i suoi abbonati, aumentando ancora ulteriormente il monopolio della Pay TV berlusconiana.

Tornando al discorso vertenza sindacale, i duecento lavoratori si sono rivolti al ministero del lavoro per essere ascoltati e per rivendicare il loro diritto al lavoro o per cercare una soluzione alternativa alla spinosa questione.


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