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12 dicembre 2010

Marchionne: la finisse di disprezzare l'Italia

Lo Stato italiano, e quindi noi tutti, ha foraggiato le imprese italiane per anni. Chi più chi meno, le aziende piccole e grandi, hanno preso dei contributi statali per ovviare a crisi presunte o vere che ciclicamente si presentano nel mondo industriale. Onestamente penso che sia giusto che lo Stato, quindi noi tutti che regolarmente paghiamo le tasse, dia aiuti sotto qualsiasi forma alle imprese che danno lavoro e benessere di ritorno ai lavoratori. Di questi aiuti ne ha "approfittato" anche la Fiat, una tra le più grandi aziende italiane, e non sempre in maniera giusta.

Non è di questo che si vuole parlare ma del fatto che che adesso un signore che ha preso in mano le redini della Fiat, si possa permettere, di maltrattare quello Stato di cui facciamo tutti parte e che ha permesso alla fabbrica torinese di continuare ad andare avanti rendendola di fatto monopolista all'interno della produzione auto in Italia.

Marchionne sarà sicuramente un grandissimo manager di alto livello, ma non può continuare a considerare il suo Paese e i lavoratori degli stabilimenti che lui dirige, come l'ultima ruota del carro. Riscrivere un contratto nazionale o pseudo tale, da solo senza interloquire con le forze sociali tutte, non è ammissibile; purtroppo anche l'associazione degli industriali, la Confindustria, non interviene per scongiurare rapporti sindacali tumultuosi.


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