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1 novembre 2010

La Camusso al vertice della CGIL

Dopo l’avvicendamento alla guida della Confindustria, l’associazione che raggruppa gli industriali d’Italia, passata da Cordero di Montezemolo alla Marcegaglia, non si farà attendere la contro risposta di uno dei sindacati confederali italiani, forse il più rappresentativo ma sicuramente il più criticato, almeno da questa maggioranza di centro/destra; infatti, mercoledì 3 novembre ’10, l’attuale segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani lascerà il proprio posto ad una donna, la milanese Susanna Camusso.

Susanna Camusso
Certo, quest’avvicendamento arriva in un periodo di profonda crisi istituzionale, politica, economica e purtroppo anche occupazionale, e sarà molto dura per la signora Camusso guidare la sua organizzazione, che ha continui attriti con la Fiom. Cercare di trovare delle soluzioni ai vari problemi che affliggono il nostro paese e i lavoratori di tutte le categorie sarà un’impresa ardua ma di solito le donne riescono a trovare soluzioni essendo più tenaci e anche più serie dei loro colleghi uomini.

Bisognerà affrontare anche un’altra questione molto delicata: la quasi definitiva rottura con le altre due sigle sindacali confederali italiane, la Cisl e la Uil, che in questo periodo siedono ai tavoli della contrattazione da sole e non unitariamente come è quasi sempre avvenuto.

Spinosa anche la questione Fiat; dopo le trattative separate di Uil e Cisl e il referendum di Pomigliano, e le ultime rivelazioni dell’A.D. della fabbrica torinese, la Camusso si troverà a gestire i malcontenti della Fiom, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil.

Auguriamo alla Camusso buon lavoro e di risolvere gli annosi problemi all’interno della sua organizzazione sindacale.

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